Schiuma quantica
Superamento della dicotomia fra osservatore e osservato
tecnica mista su tela, 3×2 m
L’arte finora ha cercato di bloccare un attimo, un momento che proviene da una dimensione sconosciuta nel profondo.
L’arte dovrebbe uscire dai criteri e dai canoni usuali per sconfinare in realtà che fanno perdere la consistenza delle cose. Pur contenendo trenta elementi fissi (i cubi), grazie alla tecnologia video, Schiuma Quantica non sarà mai lo stesso quadro, è impossibile.
Le quattro telecamere collocate all’interno di quattro cubi, riprendono la realtà che passa loro davanti e la riproiettano al quadro, affinché sia visibile dall’esterno.
Chiunque passi davanti all’opera ne diventa parte. Sotto lo sguardo oggettivo della telecamera può vedere se stesso nell’opera… vede se stesso dal punto di vista dell’opera.
Ma avvicinandosi scompare, per poi ricomparire nell’immagine illusoria riflessa dai due specchi.
Schiuma quantica non si limita a riflettere fotoni con i suoi cubi e i suoi specchi, ma dà anche la possibilità a chi osserva di interagire con fotoni “freschi”, appena prodotti dal laser.
Questi fotoni inondano l’osservatore che è così facilitato nello stabilire un entanglement con loro e quindi con l’opera.